FRANCESCO BOTTI
FRANCESCO BOTTI
(Firenze, 1645 – 1711)
Paride rapisce Elena
olio su tela
115×147,5 cm
Questo capolavoro inedito di Francesco Botti si presenta ricco di fascino. L’artista, tenuto a battesimo da Francesco Furini ed educato prima nella bottega del padre Giacinto e successivamente in quella di Simone Pignoni, può considerarsi a tutti gli effetti fra i più apprezzati del capoluogo toscano della metà del XVII secolo.
Il rapimento di Elena qui raffigurato è quell’evento, tratto dalla mitologia greca, da cui avrà origine la Guerra di Troia e tutte le vicende poi narrate nell’Iliade e nell’Odissea. La scena, ambientata a lume di notte, fissa il momento in cui Paride stringe Elena conducendola verso la nave ormeggiata al porto. Seppur sedotta da Paride, Elena non appare pienamente convinta della sua scelta e si guarda indietro sopraffatta, pensando a quello che si sta lasciando alle spalle ed al dolore paterno.
L’opera, probabilmente uno dei capolavori assoluti di Francesco Botti, è riconducibile alla prima attività dell’artista grazie a quegli aspetti stilistici e figurativi che rimandano chiaramente al suo maestro Simone Pignoni anche se già si notano alcune influenze di maestri veneti e fiorentini coevi.